GIUSEPPE FERCODINI
INTERVIEW
A cura di Eugenio Martignani
Tende da tetto: quale scegliere?
Una interessante conversazione con Giuseppe Fercodini, fondatore e titolare di Autohome. I principi caratterizzanti di un prodotto mitico diventato il simbolo del viaggio in libertà e la sua guida all’acquisto della tenda giusta.
Chi è Giuseppe Fercodini, una vita dedicata alla tenda da tetto?
Solo conoscendo il personaggio possiamo capire la filosofia che lo ha spinto a creare un prodotto che è diventato status symbol e sinonimo di avventura.
Ho compiuto recentemente 60 anni e posso tranquillamente dire che gran parte della mia vita è stata dedicata a conoscere, migliorare e promuovere il prodotto “tende da tetto”. Nel corso degli anni io e mio fratello Giacomo, col marchio Autohome abbiamo sempre puntato a fare comprendere prima di tutto cosa significa qualità nel nostro settore. Un impegno che ancora oggi riteniamo prioritario. Anzi, oggi forse ancora più di un tempo! Noi siamo stati dei pionieri nel nostro campo e avevamo ben in mente, fin da quando abbiamo creato la mitica Maggiolina, che proprio qualità, che poi significa praticità, vivibilità e durata del prodotto, dovessero essere i nostri must. Abbiamo costruito il nostro posizionamento di mercato su questi principi. Che richiedono onestà e trasparenza. Perché la qualità è un concetto che va al di là dei brand. Della stessa Autohome. Mi considero ancora oggi un “artigiano-imprenditore”. Non sono un commerciante, tantomeno un ragioniere o importatore di prodotti che arrivano dall’estero. Sono semplicemente un perfezionista, così almeno dicono di me! Penso di essere una persona che ama il bello e le cose belle, create dall’uomo e dalla natura. Ho due passioni in cui credo: la libertà e il viaggiare. Ogni tenda ha una sua anima, una storia da raccontare. Il nostro lavoro sta nell’aiutare le persone a raggiungere questo obiettivo: viaggiare in libertà. Non so nemmeno esattamente quanti modelli e combinazioni abbiamo in Autohome, fra taglie e colori forse superiamo le 100 varianti. Se Autohome ha fatto e continua a fare la storia delle tende da tetto, è perché dal 1958 è sempre stata coerente a questi principi.
Perché la tenda da tetto piace sempre di più e in cosa consiste il suo fascino?
Prima di tutto nel fatto di essere una scelta di indipendenza, che apre prospettive che altri modi di viaggiare non possono offrire. Qualunque sia il tipo di viaggio, scoperta, avventura, relax, dal grande raid a tappe al breve weekend, la tenda da tetto sa essere rapida e facile, trasformando in pochi secondi il veicolo in una casa, ovunque ci si trovi. Le vere tende da tetto, e sottolineo vere, sono stabili e sicure al vento, non subiscono vincoli di installazione. Permettono sempre una comoda sistemazione in prima fila: in riva al mare, al lago, al fiume, in pineta… comunque a diretto contatto con la natura.
Qual’è oggi la tenda più richiesta e preferita dagli utilizzatori?
Prendo come esempio la nostra offerta: le tende a guscio Autohome vengono esportate in più di 40 Paesi e totalizzano il 70% delle vendite; il restante 30% spetta alle tende in tessuto. Solo qualche anno fa le quote di vendita erano esattamente il contrario. Perché questa inversione di tendenza? Perché solo alcuni anni fa, primeggiavano gli avventurieri “puri e duri”, sahariani compresi, propensi alle tende pieghevoli in tessuto.
L’Africa e il deserto erano le loro destinazioni principali, mete ideali per gli esploratori e viaggiatori itineranti. Stiamo parlando di tende destinate prevalentemente a grossi veicoli 4x4-Off Road. Si può dire a ragione che il successo divenuto planetario delle tende da tetto sia iniziato con il mitico Land Rover 109, grazie alle memorabili imprese del leggendario Nino Cirani, ancora oggi un’icona dell’avventura per gli appassionati.
Sopra il deserto peruviano. Immagine di Nino Cirani, pubblicata nel libro “Il raid automobilistico”, editoriale Domus.
La ragione principale della scelta della tenda in tessuto stava nel fatto che occupa metà tetto del veicolo fuoristrada, lasciando così l’altra metà allo spazio per poter trasportare taniche, gomme di scorta e attrezzatura da viaggio. Questa la scelta principale nel mondo Off Road che aveva contraddistinto il mercato. Ma oggi non è più così. La tenda con tetto a guscio ha preso il sopravvento. C’è chi dice: però costa di più. Io sono convinto che nel nostro settore le priorità vadano ad altri aspetti, almeno per chi ama realmente il viaggio in libertà. Ricordo che un amico viaggiatore mi disse: “…quando si va in un buon ristorante e si mangia molto bene, ricordi ciò che hai mangiato e non il conto”.
Qui L’AZIZA 3 - Land Rover 109 di Nino Cirani.
Si fa notare che la tenda occupa metà tetto del veicolo, lasciando così lo spazio per trasportare gomma di scorta e altra attrezzatura da viaggio.
Montaggio della tenda alla Nino Cirani.
La tenda da aperta non fuoriesce dalla sagoma dell’autovettura, ciò significa che è possibile fare camping ovunque ci si trovi.
Parliamo prima di tutto della tradizionale tenda in tessuto. Quali i pregi e i difetti, e su che particolari focalizzare la propria attenzione per fare l’acquisto giusto?
Le tende in tessuto sono essenzialmente molto compatte da chiuse, e diventano ben abitabili quando sono aperte. Occhio però: si aprono con pianale a sbalzo e quindi fuoriescono dalla sagoma dell’auto.
Vediamo alcuni aspetti da non sottovalutare.
Primo punto la scala: non andrebbe considerata come elemento da tenere staccato dalla tenda e riposto nel baule dell’auto, cioè da agganciare ogni qualvolta si apre la tenda. Concettualmente la scala è un elemento strutturale e portante della tenda a tutti gli effetti. Quindi consiglio di controllare che la scala sia integrata.
Secondo punto: materiali e struttura del pianale. Le tende in tessuto Autohome hanno pianali in legno nobilitato impermeabile e idrorepellente di elevata elasticità, assicurano quindi affidabilità e resistenza. Garanzie qualitative ben differenti da tende di provenienza asiatica che hanno i pianali in… polistirolo rivestito! Quindi, prima di ogni acquisto, controllare molto bene questo elemento.
Terzo punto: le finestre. Che devono essere perfettamente integrate e non presentare strutture sporgenti, perché non dimentichiamo che siamo alti da terra. Personalmente odio eventuali paletti da abbinare alle finestre, così come si può notare in prodotti concorrenti di bassa qualità. Altro aspetto che non condivido in quelle tende sono le finestre sul tetto, perché possono facilmente diventare fonte di infiltrazione d’acqua piovana. Nel corso del tempo si può rivelare un problema molto serio. E poi attenzione al vento: una tenda a due metri circa da terra non può presentare elementi accessori come tettoie e quant’altro. La tenda deve essere un corpo unico, il tetto deve necessariamente essere solidale alle pareti. Se non si controllano questi aspetti in fase di acquisto, c’è il rischio fin dal primo utilizzo… di prendere il volo e andare in deltaplano! Per non parlare dell’effetto vela dei tessuti: in molti luoghi di sosta il vento è una costante, che può creare instabilità e rumorosità, causando notti insonni.
Qui rappresentata una tenda di gamma Autohome.
Una vera tenda da tetto auto antivento. Un progetto serio, originale e di grand design che non genera turbolenza e rumorosità, tantomeno “l’effetto vela” o “l’effetto palla” che sono scongiurati.
Queste problematiche in Autohome le conosciamo da sempre e le risolviamo sulle nostre tende in tessuto con stoffe e design che sono il frutto dell’esperienza di tanti anni di attività. Un personaggio autorevole dell’off road un giorno mi disse: “Tu sei Italiano e ti piace la cucina, quindi sai bene dosare gli ingredienti per fare un buon piatto”. Questa battuta mi è rimasta impressa, ancora oggi ne faccio tesoro e la applico alle mie tende che devono essere di tessuto pesante, questo è il primo ingrediente.
Il secondo ingrediente è che devono semplici e aver poco tessuto sporgente che genera effetto vela. Tendenzialmente con una tenda in tessuto è preferibile soggiornare in un’area privata o in campeggio. Questo perlomeno è la legge vigente. La tenda non rientra nella sagoma dell’auto, esce dagli specchietti e quindi si ritiene che occupi suolo pubblico. Sono quindi vincolate alle norme sull’occupazione di suolo pubblico, una fondamentale differenza rispetto alle tende a tetto rigido, che si mantengono in sagoma. Ricapitolando: i grandi vantaggi sono l’abitabilità e il comfort. Il problema più evidente è quello di avere limiti di pernottamento nelle aree pubbliche.
Bene, adesso prendiamo in considerazione la tenda a guscio rigido. Quali i suoi punti di forza e come sceglierla?
Ritengo che queste tende abbiano oggi veramente qualcosa in più rispetto a quelle in tessuto. In particolare è il tetto che fa la differenza. Disporre di un tetto in materiali rigidi e adeguati significa avere un ambiente più coibentato: si è più isolati dal caldo e dal freddo, più protetti da ogni punto di vista. Non a caso gli esperti li definiscono ACTIVE HARD SHELL, vale a dire TENDE CON TETTO ATTIVO.
TETTO COIBENTATO
Di fatto hanno un po’ meno abitabilità interna rispetto a quelle in tessuto, ma basta scegliere una tenda di taglia adeguata e gli spazi diventano ideali. Bisogna considerare che le tende a guscio sono più compatte e più stabili di quelle in tessuto, soprattutto nel caso di temporali. Evitano completamente le infiltrazioni. I tessuti saldati, i doppi teli e il PVC non possono competere con un tetto rigido, fra l’altro realizzato in fiberglass che viene dotato anche di una membrana interna isolante. Quindi, ricapitolando, direi che i principali vantaggi delle tende a guscio sono: una straordinaria stabilità senza rinunciare alla rapidità di apertura e chiusura; a ciò si aggiunge il fatto che il materasso è leggermente più alto e non si ripiega come per le tende in tessuto. E’ un pezzo unico e non è giuntato. Inoltre le tende a guscio non hanno limiti nel decidere la location dei pernottamenti in aree pubbliche, perché la tenda e la scala rientrano nella sagoma della vettura.
Lo svantaggio, se così possiamo definirlo, è uno solo: un costo di acquisto maggiore rispetto alle tende in tessuto. Ma invito caldamente a considerare quanto possono garantire nel tempo a livello di confort e sicurezza le tende a guscio, soprattutto in condizioni climatiche avverse.
Entriamo nello specifico dei materiali e parliamo dei tessuti. Qual è il materiale migliore e come riconoscerlo?
E’ una scelta determinante in una tenda, incide naturalmente sulla sua qualità e sui costi. Nel mercato si trova di tutto: tessuti più o meno pesanti, traspiranti, impermeabili. Nel dettaglio si va dal tessuto ad alta impermeabilità o tenuta stagna come i PVC, al nylon leggeri come nelle tende Igloo, agli spalmati, resinati, sintetici, all’acrilico, al tessuto ecosostenibile ai cotoni naturali e tessuti misti. Autohome non si fida di prodotti provenienti da mercati extraeuropei, e questo perché la qualità è troppo variabile. Su questo elemento il nostro ufficio acquisti è particolarmente attento. In sintesi: per i tessuti, il filato per le cuciture ed anche per le zanzariere ci rivolgiamo a fornitori Made in Germany di grande serietà e competenza specialistica. Ritengo fondamentale utilizzare il tessuto più traspirante possibile o comunque quello che trasmette meglio calore e condensa verso l’esterno, ovviamente deve essere anche impermeabile. Un tessuto ben traspirante è sicuramente più costoso, ma è quello che permette e di ottenere è un ambiente più fresco e salutare. Le tende Autohome hanno un elevato grado di traspirabilità e ottimale trasmissione del calore verso l’esterno. Ecco perché non necessitano di utilizzare ventole, aspiratori o estrattori per far girare l’aria. Accanto al tessuto, occorre poi considerare il confezionamento e le cuciture. Noi cerchiamo sempre di evitarle nei punti critici. Su questo tema, dico che mi fido poco della chimica applicata ai tessuti: ad esempio le nastrature a caldo adesive non mi soddisfano; a volte con gli sbalzi di temperatura perdono aderenza. A mio parere meglio soluzioni meccaniche o metodi di confezionamento alternativo. Le zip più esposte, in particolare, devono essere di elevato standard qualitativo. Le nostre, le più esposte all’acqua, sono tutte waterproof e soprattutto a “spirale”, per resistere ai maltrattamenti e all’usura. Come si può facilmente capire, anche qui occorre controllare bene prima di acquistare. Soprattutto non lasciarsi incantare da certi prezzi proposti da marche sconosciute o senza una storia, spesso presenti solo in Internet. Il concetto è quasi banale, ma sempre importante e va ricordato: anche nel nostro settore, nessuno regala nulla e ogni decisione ha il suo prezzo.
Ma un esperto come te, Giuseppe, che ha avuto modo di provare e testare a fondo tutte le tende della gamma Autohome e ne conosce bene le caratteristiche, quale tenda usa personalmente?
Da giovane la mia prima tenda è stata la Maggiolina, da sempre la mia preferita. Che ricordi! ... e che anni di grandi entusiasmi e di scoperte continue… Inizialmente l’ho collocata su una Volkswagen Golf del 1982, poi su un Passat Variant degli anni ’90. Ho usato anche la mitica Air-Camping, ma non avevo l’auto adatta per essere in sintonia con quanto faceva un viaggiatore estremo come ad esempio il grande Nino Cirani, per intenderci! Oggi che ho 60 anni, utilizzo con grande gioia una Columbus a guscio. Esattamente il modello X-long Land Rover. Questo perché voglio essere sicuro al 100% e trovarmi in sintonia estetica con il mio personale e intramontabile “Defender”, anno 2008. Anche su questo tema avrei molto da raccontare… magari una prossima volta, se volete.
GIUSEPPE FERCODINI
INTERVIEW
Tende da tetto: come sceglierle?
Un dialogo sui principi caratterizzanti di un prodotto mitico del viaggio in libertà, la tenda da tetto, con i consigli di Giuseppe Fercodini, fondatore e titolare di Autohome.
Cominciamo con il conoscere meglio Giuseppe Fercodini prima ancora che il prodotto protagonista del nostro dialogo. Perché le tende da tetto sono diventate parte integrante della sua vita?
Ho compiuto recentemente 60 anni e posso tranquillamente dire che gran parte della mia vita è stata dedicata a conoscere, migliorare e promuovere il prodotto “tende da tetto”. Nel corso degli anni io e mio fratello Giacomo, con Autohome abbiamo sempre puntato a fare comprendere prima di tutto cosa significa qualità nel nostro settore. Un impegno che ancora oggi riteniamo prioritario. Anzi, oggi forse ancora più di un tempo! Noi siamo stati dei pionieri nel nostro campo e avevamo ben in mente, fin da quando abbiamo creato la mitica Maggiolina, che proprio la qualità, che poi significa praticità, vivibilità e durata del prodotto, dovessero essere i nostri must. Abbiamo costruito il nostro posizionamento di mercato su questi principi. Che richiedono onestà e trasparenza. Perché la qualità è un concetto che va al di là dei brand. Della stessa Autohome. Ci sono degli elementi che sono imprescindibili. O li si adotta o non li si adotta. Punto. Qui sta la differenza. Noi li applichiamo. Dico però con altrettanta chiarezza: non sono schierato verso un modello o altro, non ho preferenze particolari. Mi considero ancora oggi un “artigiano-imprenditore”. Non sono un commerciante, tantomeno un ragioniere o importatore di prodotti asiatici. Sono semplicemente un perfezionista, così almeno dicono di me! Penso di essere una persona che ama il bello e le cose belle, create dall’uomo e dalla natura. Ho due passioni in cui credo: la libertà e il viaggiare. Ogni tenda ha una sua anima, una storia da raccontare. Il nostro lavoro sta nell’aiutare a raggiungere questo obiettivo: viaggiare in libertà. Non so nemmeno esattamente quanti modelli e combinazioni abbiamo in Autohome, taglie e colori, forse superiamo 100 varianti. Ma so che tutti si ispirano a questi valori. Se Autohome ha fatto e continua a fare la storia delle tende da tetto, è perché dal 1958 è sempre stata coerente a questi principi.
Cosa l’ha affascinata nel prodotto tenda da tetto?
Prima di tutto il fatto di essere una scelta di indipendenza, che apre prospettive che altri modi di viaggiare non possono dare. Qualunque sia il tipo di viaggio, scoperta, avventura, relax, dal grande raid a tappe al breve weekend, la tenda da tetto sa essere rapida e facile, trasformando in pochi secondi il veicolo in una casa, ovunque ci si trovi. Le vere tende da tetto, e sottolineo vere, sono stabili e sicure al vento, non subiscono vincoli di installazione. Permettono sempre una comoda sistemazione in prima fila: in riva al mare, al lago, al fiume, in pineta… comunque a diretto contatto con la natura.
Cosa preferiscono attualmente gli utilizzatori?
Prendo come esempio la nostra offerta: le tende a guscio Autohome vengono esportate in più di 40 paesi e totalizzano il 70% delle vendite; il restante 30% spetta alle tende in tessuto. Solo qualche anno fa le quote di vendita erano esattamente il contrario. Perché le tende in tessuto sono all’origine del prodotto. Anche solo alcuni anni fa, primeggiavano gli avventurieri “puri e duri”, sahariani compresi, propensi alle tende pieghevoli in tessuto.
L’Africa e il deserto erano le destinazioni principali, mete ideali per gli esploratori e viaggiatori itineranti. Stiamo parlando di tende destinate prevalentemente a grossi veicoli 4x4-Off Road. Si può dire a ragione che il successo divenuto planetario delle tende da tetto è iniziato con il mitico Land Rover Defender 110, grazie alle memorabili imprese del leggendario Nino Cirani, ancora oggi un’icona dell’avventura per gli appassionati.
Sopra il deserto peruviano. Immagine di Nino Cirani, pubblicata nel libro “Il raid automobilistico”, editoriale Domus.
La ragione principale della scelta della tenda in tessuto stava nel fatto che occupa la metà tetto del veicolo fuoristrada, lasciando così l’altra metà allo spazio per poter trasportare taniche, gomme di scorta e attrezzatura da viaggio. Questa la scelta principale nel mondo Off Road che aveva contraddistinto il mercato. Ma oggi non è più così. La tenda con tetto a guscio ha preso il sopravvento. C’è chi dice: però costano di più. Io sono convinto che nel nostro settore le priorità vadano ad altri aspetti, almeno per chi ama realmente il viaggio in libertà. Ricordo che un amico viaggiatore mi disse: “…quando si va in un buon ristorante e si mangia molto bene, ricordi ciò che hai mangiato e non il conto”.
Qui L’AZIZA 3 - Land Rover 109 di Nino Cirani.
Si fa notare che la tenda occupa metà tetto del veicolo, lasciando così lo spazio per trasportare gomma di scorta e altra attrezzatura da viaggio.
Montaggio della tenda alla Nino Cirani.
La tenda da aperta non fuoriesce dalla sagoma dell’autovettura, ciò significa che è possibile fare camping ovunque ci si trovi.
Consideriamo prima di tutto le tende In tessuto. Dove vanno poste le attenzioni di scelta?
Le tende in tessuto sono essenzialmente molto compatte richiuse e diventano ben abitabili quando sono aperte. Occhio però: si aprono con pianale a sbalzo e quindi fuoriescono dalla sagoma dell’auto.
Vediamo alcuni aspetti di attenzione. Prima di tutto la scala: non andrebbe considerata come elemento da tenere staccato dalla tenda e riposto nel baule dell’auto, cioè da agganciare ogni qualvolta si apre la tenda. Concettualmente la scala è un elemento funzionale della tenda a tutti gli effetti. Quindi consiglio di controllare che la scala sia integrata.
Secondo aspetto: materiali e struttura dei pianali. Le tende in tessuto Autohome hanno pianali in legno nobilitato impermeabile e idrorepellente di elevata elasticità, assicurano quindi affidabilità e resistenza. Garanzie qualitative ben differenti da tende di provenienza asiatica che hanno i pianali in… polistirolo rivestito! Quindi, prima di ogni acquisto, controllare molto bene questo elemento.
Terzo aspetto: le finestre. Che devono essere perfettamente integrate e non presentare strutture sporgenti, perché non dimentichiamo che siamo alti da terra. Personalmente odio eventuali paletti da abbinare alle finestre, così come si può notare in prodotto asiatici di scarsa qualità. Altro aspetto che non condivido in queste tende sono le finestre sul tetto, perché possono facilmente diventare fonte di rischi di infiltrazione d’acqua piovana. Nel corso del tempo si può rivelare un problema molto serio. E poi attenzione al vento: una tenda a due metri circa da terra non può presentare elementi spioventi strutturali, come tettoie e quant’altro. La tenda deve essere un corpo unico, il tetto deve necessariamente essere solidale alle pareti. Se non si controllano questi aspetti in fase di scelta, c’è il rischio fin dal primo utilizzo… di prendere il volo e andare in deltaplano! Per non parlare dell’effetto vela dei tessuti: in molti luoghi di sosta il vento è una costante, che può creare instabilità e rumorosità, causando notti insonni.
Qui rappresentata una tenda di gamma Autohome.
Una vera tenda da tetto auto antivento. Un progetto serio, originale e di grand design che non genera turbolenza e rumorosità, tantomeno “l’effetto vela” o “l’effetto palla” che sono scongiurati.
Queste attenzioni in Autohome le conosciamo da sempre e le risolviamo nelle nostre tende in tessuto con soluzioni adeguate, frutto dell’esperienza di tanti anni di attività. Un manager autorevole un giorno mi disse: “Tu sei Italiano e ti piace la cucina, quindi sai bene dosare gli ingredienti per fare un buon piatto”. Questa battuta mi è rimasta impressa e ancora oggi ne faccio tesoro e la conservo nel mio bagaglio personale. Le tende da tetto in tessuto devono essere di tessuto pesante, questo è il primo ingrediente.
Ed inoltre devono essere semplici e aver poco tessuto sporgente che genera effetto vela. Tendenzialmente con una tenda in tessuto è preferibile soggiornare in un’area privata o in campeggio. Questo perlomeno è la legge vigente. La tenda non rientra nella sagoma dell’auto, esce dagli specchietti e quindi si ritiene che occupi suolo pubblico. Sono quindi vincolate alle norme sull’occupazione di suolo pubblico, una fondamentale differenza rispetto alle tende a tetto rigido, che si mantengono in sagoma. Ricapitolando: i grandi vantaggi sono l’abitabilità e il comfort. Il problema più evidente è quello di avere limiti di pernottamento nelle aree pubbliche.
Passiamo ora a considerare le tende rigide con guscio. Quali sono le attenzioni da considerare nella scelta?
Ritengo che queste tende abbiano oggi veramente qualcosa in più rispetto a quelle in tessuto. In particolare è il tetto che fa la differenza. Disporre di un tetto in materiali adeguati significa avere un ambiente più coibentato: si è più isolati dal caldo e dal freddo, più protetti da ogni punto di vista. Non a caso gli esperti li definiscono ACTIVE HARD SHELL, vale a dire TENDE CON TETTO ATTIVO.
TETTO COIBENTATO
Di fatto hanno un po’ meno abitabilità interna rispetto a quelle in tessuto, ma basta scegliere una taglia adeguata di tenda e gli spazi diventano ideali. Bisogna considerare che le tende a guscio sono più compatte e più stabili di quelle in tessuto, soprattutto nel caso di temporali. Evitano completamente infiltrazioni. I tessuti saldati, i doppi teli e il PVC non possono competere con un tetto rigido, fra l’altro realizzato in fiberglass che viene dotato anche di una membrana interna isolante. Non a caso per le tende in tessuto di qualità, come le nostre Air-Camping ad esempio, riduciamo al minimo le cuciture sul tetto. Tanto meno mettiamo zip sul tetto o finestre, come invece appare sui certi modelli low cost di provenienza asiatica. Quindi, ricapitolando, direi che i principali vantaggi delle tende a guscio sono: una straordinaria stabilità senza rinunciare alla rapidità di apertura e chiusura; a ciò si aggiunge il fatto che il materasso è leggermente più alto e non si ripiega come per le tende in tessuto. E’ un pezzo unico e non è giuntato. Inoltre le tende a guscio non hanno limiti nel decidere la location dei pernottamenti in aree pubbliche, perché la tenda e la scala rientrano nella sagoma della vettura.
Lo svantaggio, se così possiamo definirlo, è uno solo: un costo di acquisto maggiore rispetto alle tede in tessuto. Ma invito caldamente a considerare quanto possono garantire nel tempo a livello di confort e sicurezza, soprattutto in condizioni climatiche avverse.
Tornando ai tessuti, ma intesi come materiali, cosa possiamo indicare come focus di attenzione ai nostri lettori?
E’ una scelta determinante in una tenda, incide naturalmente sulla sua qualità e sui costi. Nel mercato si trova di tutto: tessuti più o meno pesanti, traspiranti, impermeabili. Nel dettaglio si va dal tessuto ad alta impermeabilità o tenuta stagna come i PVC, al nylon leggeri come nelle tende Igloo, agli spalmati, resinati, sintetici, all’acrilico, al tessuto ecosostenibile ai cotoni naturali e tessuti misti. Autohome non si fida di prodotti provenienti da mercati extraeuropei, tantomeno asiatici e questo perché la qualità è troppo variabile. Su questo elemento il nostro ufficio acquisti è particolarmente attento. In sintesi: per i tessuti, il filato per le cuciture ed anche per le zanzariere ci rivolgiamo a fornitori Made in Germany di grande serietà e competenza specialistica. Questo ci consente di lasciare perdere percorsi produttivi poco affidabili. Ad esempio realizzare le tende usando doppi teli: sono soluzioni troppo svolazzanti e instabili che creano turbolenze al vento, oltre a determinare ingombri. Ritengo fondamentale utilizzare il tessuto più traspirante possibile o comunque quello che trasmette meglio calore e condensa verso l’esterno, ovviamente deve essere impermeabile. Un tessuto ben traspirante è sicuramente più costoso, ma è quello che permette e di ottenere è un ambiente più fresco e salutare. Le tende Autohome hanno un elevato grado di traspirabilità e ottimale trasmissione del calore verso l’esterno. Ecco perché non necessitano di utilizzare ventole, aspiratori o estrattori per far girare l’aria. Accanto al tessuto, occorre poi considerare il confezionamento e le cuciture. Noi cerchiamo sempre di evitarle nei punti critici. Su questo tema, dico che mi fido poco della chimica applicata ai tessuti: ad esempio le nastrature a caldo adesive non mi soddisfano; a volte con gli sbalzi di temperatura perdono aderenza. A mio parere meglio soluzioni meccaniche o metodi di confezionamento alternativo. Le zip più esposte, in particolare, devono essere di elevato standard qualitativo. Le nostre, le più esposte all’acqua, sono tutte waterproof e soprattutto a “spirale”, per resistere ai maltrattamenti e all’usura. Come si può facilmente capire, anche qui occorre controllare bene prima di acquistare. Soprattutto non lasciarsi incantare da certi prezzi proposti da marche sconosciute o senza una storia, spesso presenti in Internet. Il concetto è quasi banale, ma sempre importante e va ricordato: anche nel nostro settore, nessuno regala nulla e ogni decisione ha il suo prezzo.
Ma un esperto come lei, Fercodini, direttamente coinvolto nel settore, quale tenda usa personalmente?
Da giovane la mia prima tenda è stata la Maggiolina, da sempre la mia preferita. Che ricordi! ... e che anni di grandi entusiasmi e di scoperte continue… Inizialmente l’ho collocata su una golf del 1982, poi su un Passat Variant degli anni ’90. Ho usato anche la mitica Air-Camping, ma non avevo l’auto adatta per essere in sintonia con quanto faceva un viaggiatore estremo come ad esempio il grande Nino Cirani, per intenderci! Oggi che ho 60 anni, utilizzo con grande gioia una Columbus a guscio. Esattamente il modello X-long Land Rover. Questo perché voglio essere sicuro al 100% e trovarmi in sintonia estetica con il mio personale e intramontabile “Defender”, anno 2008. A proposito: anche del mito Defender ricorre il Sessantesimo compleanno! Anche su questo tema avrei molto da raccontare… magari una prossima volta, se volete.